Sono tre le novità introdotte a sostegno delle imprese del settore vitivinicolo in questa fase di emergenza causata dal Coronavirus.
In particolare la Regione Toscana ha preso atto delle eccezionali difficoltà che si trovano ad affrontare i viticoltori e ha colto tempestivamente tutte le opportunità offerte dalla riforma delle norme attuata in occasione della pandemia, sia a livello europeo che nazionale*, per evitare che le autorizzazioni al reimpianto e per nuovi impianti vengano perdute, ma anche per scongiurare il rischio di dovere realizzare l’impianto in condizioni non ottimali.
Ecco il dettaglio delle nuove misure.
- La durata di tutte le autorizzazioni al reimpianto e per nuovo impianto, scadute o in scadenza nel corso dell’anno 2020, è stata prorogata di un anno (12 mesi): dato che tali autorizzazioni sono contenute nel Registro delle autorizzazioni istituito presso ARTEA, quest’ultima, lo scorso 28 maggio, ha effettuato d’ufficio l’operazione di aggiornamento della loro validità.
- I produttori in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto che scadono nel 2020 e che non intendono realizzare l’impianto, non sono passibili delle sanzioni di cui all’articolo 69, comma 3 della Legge n. 238/2016 (Testo Unico Vino), a condizione che ne diano comunicazione alle autorità competenti entro il 31 dicembre 2020. A tal fine, i conduttori interessati devono comunicare entro tale data al Ministero e alla Regione la volontà di rinunciare alle autorizzazioni loro assegnate, tramite PEC da inviare ai seguenti indirizzi: pocoi7@pec.politicheagricole.gov.it e regionetoscana@postacert.toscana.it (con l’indicazione dell’Ufficio Territoriale di competenza cui è indirizzata la comunicazione).
- È possibile applicare la proroga di un anno anche agli obblighi di estirpazione a fronte di reimpianto anticipato, in scadenza nel corso del 2020, qualora non sia stato possibile procedere alla estirpazione a causa della pandemia. Per beneficiare di tale proroga, i viticoltori dovranno fare una richiesta esplicita, debitamente motivata, tramite PEC da inviare all’Ufficio territoriale di competenza.
*Regolamento di esecuzione (UE) n. 2020/601 della Commissione del 30 aprile 2020, applicato a livello nazionale con il Decreto Ministeriale n. 5779 del 22 maggio 2020 e con la circolare di AGEA Coordinamento n, 36399 del 28 maggio 2020.