5.9.2020: La Madonna dell’uccellino è stata riconsegnata stamane dai Carabinieri a Scansano

Alle 11 nel piazzale delle Cascine, i Carabinieri hanno riconsegnato a tutta la comunità la terracotta di Luca della Robbia della Madonna dell’uccellino rubata nel 1971 e ritrovata dai  Carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale ad aprile del 2019.

L’opera fu rubata dalla parete a destra dell’altare della chiesa nel 1971.

La denuncia di sparizione del bassorilievo robbiano fu presentata nel 1971 alla stazione dei carabinieri di Scansano. Nonostante le immediate indagini, solo nel giugno del 2013, grazie alla tenacia dei militari del nucleo Tpc di Firenze,militari della stazione di Scansano inserirono subito l’opera nel “Bollettino delle ricerche”, un catalogo che distribuito agli antiquari e alle case d’asta.

Nel giugno del 2013 i carabinieri del nucleo Tpc di Firenze hanno riconosciuto la Madonna col Bambino in un catalogo del 2011 dell’azienda d’aste Soteby’s. La terracotta si trovava presso una collezionista canadese che l’aveva acquistata non conoscendone la provenienza furtiva: un importante antiquario con diramazioni in Inghilterra l’aveva acquistata precedentemente da Sotheby’s e l’aveva dopo venduta alla collezionista canadese, per circa 350mila dollari.

La Madonna è stata esposta nel Royal Ontario Museum, prima di finire nella casa della collezionista. Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso di stabilire che il bassorilievo aveva subito numerosi interventi di restauro.

Sono state quindi avviate attività giudiziarie e di diplomazia culturale volte al recupero dell’opera. La Procura della Repubblica di Lucca ha emesso un provvedimento di confisca per esportazione illecita commessa da ignoti. Le azioni diplomatiche, effettuate con i sostegno dell’ambasciata italiana in Canada, del consolato generale italiano di Toronto e dell’esperto per la sicurezza della direzione centrale dei servizi antidroga della stessa ambasciata, hanno consentito di stabilire, con i possessori dell’opera, una trattativa e che ha portato alla spontanea restituzione del bene e il suo rientro in Italia, avvenuto il 4 aprile 2019.

Grazie a Paolo Fedeli per e foto.

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