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- L’80% del totale, 320 milioni, viene ripartito tra le amministrazioni in base alla popolazione,
- Il 20%, 80 milioni, viene distribuito in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale.
I comuni possono distribuire i 400 milioni stanziati dal governo per l’acquisto di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o per comprare e distribuire direttamente generi alimentari e prodotti di prima necessità.
Nel testo non viene specificato l’importo dei buoni spesa.
L’ufficio dei servizi sociali di ciascun comune individua la platea dei beneficiari: viene data priorità a chi non sia già destinatario di altro sostegno pubblico (come il reddito di cittadinanza).
Per l’acquisto e la distribuzione dei beni ci si può avvalere di enti del terzo settore.
I comuni possono anche destinare all’acquisto di generi alimentari i fondi derivanti da eventuali donazioni, che possono confluire su conti correnti bancari appositamente aperti.
Per quanto riguarda il riparto per le risorse di solidarietà alimentare, a Scansano spettano:
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- per la quota in base alla popolazione 23.199,64€ (sulla base di 4.376 abitanti)
- in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale 11.178,90€